Bibendum, il celebre “omino Michelin” subirà un profondo restyling per la prossima apparizione promozionale.
Nasce nel 1899 per mano del designer Marius Rossillon che lo creò per i fratelli Michelin in occasione di una campagna pubblicitaria su manifesto.
L’aspetto robusto e imponente caratterizzava il personaggio che era solito fumare il sigaro e farsi accompagnare da invidiabili figure femminili. Il primo manifesto lo raffigurava mentre teneva in mano un bicchiere pieno di vetri frantumati (in altri manifesti avrebbe poi bevuto chiodi,viti,etc..) dicendo ”Nunc est bibendum…C’est a dire: a votre santè le pneu Michelin boit l’obstacle”. Al fianco dello spavaldo Bibendum sono rappresentati due individui decisamente non all’altezza del brindisi, indicati come Pneu X e Pneu Y (rispettivamente Mr. Dunlop ed il Presidente della Continental Co.). Si può parlare a tutti gli effetti di pubblicità comparativa, seppur al limite della denigrazione.
Questo goliardico personaggio incarnava i requisiti che venivano richiesti all’inizio del ‘900 ad un pneumatico: doveva resistere a vetri,chiodi e strade non ancora asfaltate.
Con il passare del tempo Bibendum cambia immagine; Nella campagna pubblicitari del 1931 smette di fumare ed intorno alla metà del secolo inizia ad assumere un’immagine più amichevole e bonaria.
Pur mantenendo una certa massa corporea (un pneumatico stretto dà sicurezza quanto uno largo..?) l’obiettivo è stato quello di rendere il brand Michelin più simpatico, umano e vicino al pubblico. Le qualità incarnate da un logo antropomorfo sono direttamente collegate alla percezione della brand image ed è proprio sfruttando questo meccanismo che un produttore di pneumatici è riuscito ad attribuirsi caratteristiche assolutamente atipiche per la tipologia del settore in cui opera.
Anche l’ultimo restyling è volto a ridurre il peso di Bibendum ma questa volta l’obiettivo è creare un’immagine più cool, più attraente. E’ proprio questa la necessità del management della società francese; in un mercato in cui il livello della qualità offerta soddisfa le aspettative dei clienti,tendendo peraltro ad equivalersi tra i diversi marchi,gli investimenti in immagine possono creare un importante vantaggio competitivo(come con le sponsorizzazioni in Formula 1).
Insomma Bibendum è per Michelin un patrimonio su cui investire costantemente in quanto da sempre facilita l'identificazione del brand,può trasmettere messaggi e valori,è garanzia di esperienza e facilita il ricordo.
Nasce nel 1899 per mano del designer Marius Rossillon che lo creò per i fratelli Michelin in occasione di una campagna pubblicitaria su manifesto.
L’aspetto robusto e imponente caratterizzava il personaggio che era solito fumare il sigaro e farsi accompagnare da invidiabili figure femminili. Il primo manifesto lo raffigurava mentre teneva in mano un bicchiere pieno di vetri frantumati (in altri manifesti avrebbe poi bevuto chiodi,viti,etc..) dicendo ”Nunc est bibendum…C’est a dire: a votre santè le pneu Michelin boit l’obstacle”. Al fianco dello spavaldo Bibendum sono rappresentati due individui decisamente non all’altezza del brindisi, indicati come Pneu X e Pneu Y (rispettivamente Mr. Dunlop ed il Presidente della Continental Co.). Si può parlare a tutti gli effetti di pubblicità comparativa, seppur al limite della denigrazione.
Questo goliardico personaggio incarnava i requisiti che venivano richiesti all’inizio del ‘900 ad un pneumatico: doveva resistere a vetri,chiodi e strade non ancora asfaltate.
Con il passare del tempo Bibendum cambia immagine; Nella campagna pubblicitari del 1931 smette di fumare ed intorno alla metà del secolo inizia ad assumere un’immagine più amichevole e bonaria.
Pur mantenendo una certa massa corporea (un pneumatico stretto dà sicurezza quanto uno largo..?) l’obiettivo è stato quello di rendere il brand Michelin più simpatico, umano e vicino al pubblico. Le qualità incarnate da un logo antropomorfo sono direttamente collegate alla percezione della brand image ed è proprio sfruttando questo meccanismo che un produttore di pneumatici è riuscito ad attribuirsi caratteristiche assolutamente atipiche per la tipologia del settore in cui opera.
Anche l’ultimo restyling è volto a ridurre il peso di Bibendum ma questa volta l’obiettivo è creare un’immagine più cool, più attraente. E’ proprio questa la necessità del management della società francese; in un mercato in cui il livello della qualità offerta soddisfa le aspettative dei clienti,tendendo peraltro ad equivalersi tra i diversi marchi,gli investimenti in immagine possono creare un importante vantaggio competitivo(come con le sponsorizzazioni in Formula 1).
Insomma Bibendum è per Michelin un patrimonio su cui investire costantemente in quanto da sempre facilita l'identificazione del brand,può trasmettere messaggi e valori,è garanzia di esperienza e facilita il ricordo.
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